T E T T O
***
Vorrei fosse un terrazzo
per guardare oltre
Solaio per nuvole
e passi di pioggia
La veglia dei sogni
attaccati alle ossa
La spinta alla danza
di stelo libero di sole.
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Guardo
da sotto
incerta
- occhi spalancati.
il tetto svolazzante di pioggia
appena poggiato sui muri:
guscio di testuggine marina,
spiraglio di vento
***
La tesa color topo
taglia severa le lastre d’inverno
scivolano verso giorni rinnovati.
La pancia rotonda di luci, il tepore
spalanca i suoi occhi ad occhi
che rubano e annusano fotogrammi di vita.
***
Dall’alto si poteva contare,
con il colore del cotto al sole
farci un disegno…
Apri il coperchio della scatola.
Attenta a non rovesciare.
***
chi l’avrebbe detto
quel pino sul tetto
gli aghi un impasto
un blocco
per l’acqua
costretta
poi tracce gialle,
una nota
dal soffitto.