M A R Z I A T A T I N I
LA CASA DI OGGI
Casa di luce
e di vento
senza angoli
né pareti
scivola verso il mondo,
asciuga il mio pudore
e lo offre in vetrina.
Non mi difende,
mi mostra all'aria.
All'improvviso il vento
la spalancò.
Tutto buio intorno
a quella finestrella
aperta sul
cielo smagliante.
La luce mi trovò
accucciata nell'angolo,
non mi spostai
ma senza volere
la vidi.
Allora fu chiaro:
avrei dovuto sbucciare
il tempo per arrivare
alla polpa.
Tentavi di aprirla
quella porta:
nelle vene
terrore liquido
e sbadigli di paura
nella notte.
Nessuno è venuto
a soccorrermi.
Bianco invasore
puro e armato
ti sei introdotto
senza clamore.
Sopraffatta, impotente
mi sono lasciata occupare.
Il cassetto
Cassetti
fino al cielo,
uno per ogni
scalino salito
nella vana ricerca
di frivolezza...
E tu nell'ultimo,
piegato stretto stretto
come un origami
nel cantuccio,
in attesa di essere
svegliato.
Oltre lo specchio
niente di trasparente
Non serve togliersi
il mantello
e far luce
Tutto il buio
è dentro.
Il divano
Non un attimo di pace
solo vuoto che diventa
sonno
Imprigionata da fili
di stanchezza
sfioro un lusso
che non so godere.
Nessun appoggio:
sono io il sostegno.